Camminare in un bosco, su un sentiero di montagna o in pianura, ammirando le bellezze del paesaggio che ci circonda, senza fretta, per sentirsi bene: questo è il trekking. Un’attività fisica alla portata di tutti, che può essere svolta ovunque e in qualsiasi stagione e che apporta numerosi benefici fisici e psicologici.
Anche se il trekking è un’attività fisica alla portata di tutti, che non presenta particolari controindicazioni, è necessario procedere per gradi – avverte il dottor Tanzi. Quando si inizia ad andare a camminare è bene scegliere percorsi facili, brevi, senza un forte dislivello. Anche se il camminare è un meccanismo naturale, infatti, la vita moderna porta spesso a una eccessiva sedentarietà: l’automobile, i mezzi pubblici, l’ascensore, le scale mobili prendono il sopravvento sul muoversi a piedi. Nelle prime uscite è meglio rimanere nei dintorni, scegliendo itinerari in pianura, nei boschi o in campagna, della durata di un paio d’ore. La difficoltà di un percorso non è rappresentata solo dalla lunghezza, ma anche del dislivello presente: salite molto ripide vanno evitate nelle prime escursioni”.
Il contatto con la natura, il silenzio, la soddisfazione di riuscire a percorrere un certo numero di chilometri, costituiscono già importanti fonti di benessere. Si aggiunga il fatto che, durante l’attività fisica, l’organismo libera i cosiddetti ormoni del benessere, l’endorfina e la serotonina, sostanze che aiutano a combattere la depressione. Il trekking, inoltre, permette di rassodare e tonificare i muscoli delle gambe e dei glutei e gli addominali. Si hanno benefici in termini di fiato e di resistenza allo sforzo, poiché il camminare stimola la circolazione e allena cuore e polmoni. Il trekking un’attività alla portata davvero di tutti.
Un buon paio di scarponcini da trekking costituiscono il requisito indispensabile per poter camminare bene, senza farsi male