marianna* |
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| Passioni incontrollabili, amicizia, piccoli e grandi drammi della vita di tutti i giorni costruiscono il variegato mosaico del film di Ozpetek, che si conferma molto abile nell’abbracciare i personaggi di cui racconta la storia. Con Kasia Smutniak e Francesco Arca. Allacciate le cinture è un film interessante, variegato, che tenta di mescolare più toni e più piani per restituire un ossimoro come la semplice complessità del quotidiano. In un certo senso, sembra come se Ozpetek si fosse posto con umiltà davanti a una storia comune, che potrebbe appartenere a molti, e abbia avuto la presunzione di raccontarla sul grande schermo ponendo l’accento proprio su quegli elementi che sembrano più scontati, come l’amore, l’amicizia e la famiglia, ma che possono davvero fare la differenza all’interno di una vita. Sempre per tali motivi, allo stesso tempo, non c’è proprio da aspettarsi un capolavoro dal punto di vista cinematografico. Il “linguaggio” della macchina da presa è spesso basilare, un po’ come la storia che si propone di raccontare.
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